La frase del giorno
Non ricerco la complicazione; essa è in me. Ogni gesto nel quale non riconosca tutte le contraddizioni che mi abitano, mi tradisce.
Andrè Gide
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dettaglio libro selezionato
con un Antefatto e un Epilogo
anno 2012, 208 pagine, ISBN 978-88-7351-529-6
collana: I TEMPI DELLA STORIA
Tante furono le mutazioni di assetti politici di confini della nostra terra da imporre alla logica di chiamarla le Italie. Già l'Italia romana fu messa assieme da realtà composite. Perse la sua unità nel 568 d.C.; attraverso complesse vicende, conservò tuttavia una sostanziale indipendenza fino al secolo XVI; la recuperò nel XVIII; la perse sotto Napoleone, e se ne trovò diminuita anche nell'ordine della Santa Alleanza. La libertà e unità della Penisola era un problema internazionale e interno che apparve a molti di necessaria soluzione. Ne furono elaborate o sognate o tentate alcune; e non era la sola possibile nè può dirsi la migliore o buona in sé quella sabauda e centralista che infine prevalse per abili mosse e per conflittuali interessi stranieri. L'unificazione affrettata e forzata generò un'Italia grigia e inquieta e molte e varigate delusioni e orgogli e ire. Di questa storia, o piuttosto cronaca, il Meridione fu vittima, e oggi è mille volte inferiore al Settentrione che non fosse nel 1860; e ciò per colpa delle sue debolezze politiche e di ceti culturali e dirigenti, che tuttora gravano.
l'autore
Ulderico Nisticò, 1950, ha pubblicato, per Città del Sole Edizioni, Storia delle Italie 1734 - 1870, con un Antefatto e un Epilogo, 2012; Muse Ioniche, Tomo I, Dalla Magna Grecia al XIII secolo dopo Cristo, 2014. Dedica parte della sua magmatica attività alla critica e divulgazione della storia.
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