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Sono morto ma non lo sapevo

ISBN 978-88-8238-450-0 / Pagine 64 / Anno 2025

Ho conosciuto Vincenzo Furfaro nel 2022 per un’intervista al debutto a Cittanova del monologo teatrale “Sono Morto Ma Non Lo Sapevo”. Confesso che a colpirmi, più che il candore con cui tramite Messenger mi aveva invitato ad accorgermi di lui, fu la parola chiave che buttò nella conversazione: Gaber. Tra tutti gli argomenti con cui un giovane scrittore sconosciuto e di provincia è concesso che si cimenti, pensai, mai e poi mai può esserci la biografia - ancora oggi controversa - di un grande italiano. E fu con questo mix fra pregiudizio e curiosità che seguii quella prima, fino agli applausi finali che certamente omaggiavano lui ma, io penso, anche l’ardore - pure questo controcorrente - del suo coraggio.
Lo stesso che oggi viene premiato dalla scelta di Città del Sole edizioni di offrire quel testo al grande pubblico, come perimetro dalla lettura piacevole in cui far agitare alcune cose significative che possono incuriosire il lettore. In primis l’espediente inventato da Furfaro, non originale nella forma ma diverso nell’approdo culturale, ovvero la finzione di un Gaber che torna vivo - o meglio fantasma narrante sulla scena - per leggere il mondo che è venuto dopo la sua scomparsa. E se “con i se e con i ma” non si può leggere la storia, e quindi interpretare il futuro, è la seconda certezza che il libro porta con sé che annulla ogni supposizione, ogni dubbio sull’utilità della messa in scena ora sul foglio: leggiamo le pagine di un talentuoso provocatore, che per additare il quotidiano stupidario della politica odierna - a tutti i livelli - ha scelto di resuscitare il massimo esperto della dissacrazione italiana.
…Eccolo, dunque, nella sua finale perfezione l’intrigante perimetro di questo libro, per scegliere non da che parte stare – in fondo né Gaber, né Furfaro hanno una parte - ma per esaltare, ancora nel 2024, la razza estinta degli anarchici che costruiscono bombe… con le parole, senza essere maleducati con il Potere, senza scassare chitarre sul palco, senza tikketoccare in maniera compulsiva la vacuità dei propri stili.

dalla Prefazione di Agostino Pantano
€ 10,00
Vincenzo Furfaro nasce a Foligno da genitori calabresi.
Cresce in provincia di Reggio Calabria a Melicucco, un paesino da cinquemila anime dove tutti si conoscono e questo lo forma, crea in lui una forte dote d’empatia. A diciotto anni si trasferisce a Parma ove consegue la Laurea Magistrale in Marketing. Lavora in tutta Italia per diverse multinazionali e contestualmente si appassiona all’Arte. Dopo dieci anni circa inizia a scrivere per la prima volta e il suo ebook “Distratte memorie” (Prospero ed.) incontra la critica di autori e direttori di testate giornalistiche per il modo nuovo e ricco di non senso che convoglia in una profonda analisi dell’Uomo, del Dolore e della Vita. Il secondo libro “Resta anche se fuori piove” (Prospero ed.) è un colpo allo stomaco, ove si narra di storie d’amore passeggere, vissute fra bar di terzo ordine e a contatto con persone di ogni estrazione sociale. La sezione “Atti pubblici in luoghi osceni” è stata rappresentata presso il Frantoio delle Idee di Cinquefrondi.
Fra una presentazione, un incontro letterario, un reading e un evento culturale, trova il tempo per dar forma al suo terzo libro “Resistenze Estreme (dell’Uomo e dei suoi mille mondi)”, silloge poetica, con annessi QR code riportanti a canzoni e fotografie, presentato nel 2022 a TaurianovaLegge. Nello stesso anno è stato finalista (10° su 400) al contest Instagram “Note nello stomaco” e vincitore del Premio Nazionale di Letteratura sezione Romanzi indetto dalla Riccardo Edizioni di Reggio Emilia con cui ha anche pubblicato il romanzo “Carne Nuda”. Il monologo “Sono morto ma non lo sapevo” liberamente ispirato a “Io, se fossi Dio” di Giorgio Gaber è uscito in Prima al Teatro “Gentile” di Cittanova e in replica al “Piccolo Teatro Altea” di Cosenza, con l’interpretazione di Vincenzo Petullà.
Vincenzo Furfaro è segretario, coordinatore, copywriter dello Staff Direttivo della manifestazione nazionale “Taurianova Capitale italiana del Libro 2024” e componente del Comitato per la celebrazioni del Poeta Emilio Argiroffi.

Libri di Vincenzo Furfaro