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Tracce di cucina di Calabria

ISBN 978-88-8238-002-1 / Pagine 312 / Anno 2017

Da una ristorazione di servizio alla tutela della cultura gastronomica in un mondo sempre più uguale, sempre più omologato, Pinuccio Alia è il testimone di una stagione straordinaria in cui sono cambiati i ruoli. Per almeno trent’anni, la “Locanda di Alia” a Castrovillari è stata una tappa fondamentale del buon mangiare, un riferimento assoluto per le prime guide gastronomiche italiane […] Il vantaggio di vivere al Sud, in una regione come la Calabria - che è, proprio grazie al suo isolamento degli ultimi secoli, una straordinaria miniera d’oro di biodiversità e di ricchezza di sapori e di gusto - è quello di avere un bagaglio più ampio per coltivare le buone abitudini della tradizione senza però scadere nel passatismo, nel rimpianto e nella nostalgia.
dall’Introduzione di Luciano Pignataro

Il senso di questo libro è, dunque, proprio questo: mettere assieme l’amore per la cucina, per i luoghi, per le pietanze, per le primizie, per i prodotti della terra. Pensiamo ai pomodori di Belmonte o alle patate della Sila o alla cipolla di Tropea o allo spada dello Stretto di cui Pinuccio ci racconta – prima di una memorabile ricetta – la storia antica, anzi, antichissima. E c’è anche la Calabria che rischia di scomparire, che ricordiamo ma che a tratti resiste […] Sarà cucina antica, ma sarebbe un crimine perderla, dice Pinuccio. Ed è questo il senso del libro saporito che andrete a leggere. Anzi, a gustare!
dalla Prefazione di Filippo Veltri
€ 15,00
Pinuccio Alia, castrovillarese per nascita, sibarita per aspirazione. Studi classici, in tempi non sospetti.
Una moglie, Daniela, unica. Una figlia, Gaia, ma sarebbe stato più appropriato chiamarla Selvaggia.
Un labrador, Totò, sopportato solo perché nero con la cravatta bianca, come i colori della squadra amata.
Ristoratore non per scelta, «Ma ho saputo fare solo quello».
Errori: sempre lo stesso, arrivare in anticipo
Passioni: i cibi raffinati e le buone bottiglie
Libri: quelli che raccontano la vita, le vite.
Musica: Jazz… perché, senza, che vita sarebbe?
L’unica certezza: sia lode al dubbio.
Più niente.

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