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Storia delle Italie dal 1734 al 1870

ISBN 978-88-7351-529-6 / Pagine 208 / Anno 2012

Tante furono le mutazioni di assetti politici di confini della nostra terra da imporre alla logica di chiamarla le Italie. Già l'Italia romana fu messa assieme da realtà composite. Perse la sua unità nel 568 d.C.; attraverso complesse vicende, conservò tuttavia una sostanziale indipendenza fino al secolo XVI; la recuperò nel XVIII; la perse sotto Napoleone, e se ne trovò diminuita anche nell'ordine della Santa Alleanza. La libertà e unità della Penisola era un problema internazionale e interno che apparve a molti di necessaria soluzione. Ne furono elaborate o sognate o tentate alcune; e non era la sola possibile nè può dirsi la migliore o buona in sé quella sabauda e centralista che infine prevalse per abili mosse e per conflittuali interessi stranieri. L'unificazione affrettata e forzata generò un'Italia grigia e inquieta e molte e varigate delusioni e orgogli e ire. Di questa storia, o piuttosto cronaca, il Meridione fu vittima, e oggi è mille volte inferiore al Settentrione che non fosse nel 1860; e ciò per colpa delle sue debolezze politiche e di ceti culturali e dirigenti, che tuttora gravano.
€ 14,00
Ulderico Nisticò dedica parte della sua attività culturale agli studi storiografici; o, più esattamente, a cogliere il senso degli eventi che racconta. Autore di molti libri, ha pubblicato per Città del Sole: “Storia delle Italie 1734 – 1870, con un Antefatto e un Epilogo”, 2012; “Muse Ioniche, Tomo I”, 2014; “Epitome di storia politica del Regno delle Due Sicilie”, 2017; “Anno Cento E. F.? Analisi politica del Fascismo ad un secolo dalla Marcia su Roma”.

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