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Sisinio Zito, un politico visionario

ISBN 978-88-8238-052-6 / Pagine 304 / Anno 2018

Raffaele Malito con lo stile incalzante del giornalista di razza, ha ricostruito mirabilmente l’intensa biografia di Sisinio Zito, politico e intellettuale socialista che è riuscito come pochi a coniugare l’elaborazione di progetti elevati da intellettuale di vasta e poliedrica cultura e la capacità di tradurli in atti concreti.
L’opera si legge come un romanzo. Malito si è calato nel personaggio sino a coglierne e a descriverne le varie fasi dei suoi densi ottanta anni come se li avesse vissuti in prima persona. È partito dalla nascita e dai primi anni delle elementari frequentate a Platì. Lo ha seguito nel suo articolato percorso di formazione dal cuore del Mediterraneo (da Locri a Roma, da Cambridge alla Sorbona e a Monaco di Baviera). Ha ricostruito la sua palestra politica nella vice-direzione della Sezione Cultura del PSI e nella condirezione di Mondoperaio. Ha evidenziato il suo apporto concreto alla Locride e a Reggio città e provincia come senatore e uomo di governo. Ha rivissuto la sua orgogliosa azione culturale in difesa della Calabria e del Sud dai conati del risorgente razzismo antimeridionalista. Ha seguito con passione la vicenda giudiziaria in cui è stato coinvolto, uscendone pienamente assolto ma con una ferita indelebile. Ha esaltato il suo stupendo “canto del cigno” del decennio di sindaco di Roccella, in cui ha aggiunto la perla mondiale del Roccella Festival Jazz, l’impresa che lo ha consacrato come meridionalista impegnato in un’incisiva azione di rinnovamento della micro-realtà di Roccella Jonica secondo la sua visione della vita comunitaria derivata da una vasta cultura e da una poliedrica esperienza politica. Un decennio coronato dalla realizzazione del “Porto delle Grazie”, unico approdo turistico di alto standard qualitativo della fascia costiera tra Reggio e Crotone. L’idea più utopica, ma anche il suo capolavoro politico indelebile.

Dall’Introduzione di Pasquale Amato
€ 16,00
Raffaele Malito è nato a Fiumefreddo Bruzio in provincia di Cosenza ma si considera reggino di adozione per essere arrivato nella Città dello Stretto a diciannove anni. A Reggio Calabria ha, infatti, costruito la sua formazione culturale e professionale. Giornalista da oltre quaranta anni, ha scritto i suoi primi articoli al Gazzettino del Jonio diretto da Titta Foti, a fine anni ’60. Da corrispondente dell’Avanti!, la storica testata del partito socialista italiano, ha seguito le straordinarie e drammatiche vicende della rivolta per Reggio Capoluogo del 1970, con la passione di chi in quei fatti vedeva tralignare le originarie motivazioni sociali ed economiche in una deriva reazionaria e fascista.
Dal 1975, con la nascita del primo giornale regionale stampato in Calabria, ha guidato la redazione reggina de Il Giornale di Calabria. Dal 1979 al 2004 ha lavorato alla Rai calabrese, come redattore e da inviato speciale e, da ultimo, come vice caporedattore. Negli stessi anni è stato corrispondente, per la Calabria, del Corriere della Sera.
Coerente con la propria formazione politica ha seguito, per affinità elettiva culturale e politica i problemi del lavoro e dell’economia, temi centrali della irrisolta questione calabrese. Le lotte sociali e le storiche vertenze per lo sviluppo economico, guidate dal Sindacato e sostenute dalle forze politiche progressiste, sono state per oltre trenta anni gli argomenti del suo impegno professionale. Non ha mai nascosto le proprie idee politiche. Ma la scelta di stare a sinistra non gli ha fatto venir meno l’obiettività del racconto dei fatti: il commento, come detta la deontologia professionale del giornalista, lo proponeva dopo, senza equivoci e doppie verità.

Libri di Raffaele Malito