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Si cunta, si cuntau

ISBN 978-88-8238-101-1 / Pagine 168 / Anno 2018

Mi è di conforto pensare che ancora oggi ci sia qualcuno che voglia dare un soffio di vita alla lingua dialettale, la lingua dei padri, delle tradizioni e dei ricordi. [...]
In questa raccolta, che risale ad alcuni anni fa e che l’autore ha continuamente ampliato, si ritrova un continuo arricchimento di tematiche, immagini, esperienze, legate ai luoghi.
È come se il vernacolo diventasse di volta in volta evasione, memoria del comico, del carnevalesco, ma anche rivendicazione di autenticità che si manifesta nel brio del linguaggio parlato, dove il dialogo si inserisce nella modernità dei tempi, che contaminano con la loro vivacità il vernacolo, senza allontanarlo troppo dalla tradizione e dalla memoria di una storia personale, che ha le sue radici nel reggino, soprattutto nella zona di Archi.
Il legame con Archi è viscerale, legame dell’infanzia vissuta nell’armonia di paesaggi incontaminati e selvaggi, che esprimono il sentire del poeta.

Dalla Prefazione di Giuseppina De Felice
€ 12,00
Nanni Barbaro è nato ad Archi di Reggio Calabria il 10 dicembre del 1956. Scrittore autodidatta, è autore di decine di commedie brillanti in vernacolo. Ha pubblicato una silloge poetica di intonazione civile, “Oltre il muro”, nel 1990, con la prefazione di Mons. Italo Calabrò, per i tipi della Città del Sole Edizioni, nel 2016 “Sulle sponde dello Stretto mi sono seduto e ho riso”, nel 2018 “Si cunta, si cuntau” e nel 2020 “Hopper si fermò ad Archi”. È stato allievo del maestro Rodolfo Chirico e ha frequentato numerosi seminari teatrali, letterari e cinematografici. Appassionato di musica, è parte della tribute band Cantando De André in qualità di cantante. Ad Archi è nato, ad Archi conta di finire i suoi giorni. Senza fretta.

Libri di Nanni Barbaro