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Scritti sparsi

ISBN 978-88-7351-969-0 / Pagine 288 / Anno 2016

a cura di Santino Salerno

Scritti sparsi raccoglie “pezzi” giornalistici di Pasquino Crupi apparsi su riviste e giornali tra l’inizio e la fine degli anni Ottanta.
Sono scritti d’intervento, d’occasione e, quindi, singolarmente considerati, svariano in un insieme eterogeneo, ma, considerati unitariamente, perdono la loro “consumabilità”, l’occasionalità effimera del quotidiano, per assumere la struttura di un documento organico, ricco di senso, denso di significati e di indicazioni unificati nell’ottica meridionalistica.
E così, questi articoli, riguardino la letteratura o la storia, o la critica letteraria, i fatti o gli eventi culturali, i singoli autori o i personaggi di volta in volta presi in considerazione, sono legati assieme dal filo di una metodologia storicistica d’ispirazione gramsciana e soprattutto dalla circolazione di quel pensiero libero e libertario che è l’elemento distintivo di Pasquino Crupi, intellettuale dissacrante e provocatorio, militante votato all’eresia, polemista amante del paradosso, e cultore di quel pensiero dialettico che, coerentemente, lo ha guidato e contraddistinto nei suoi studi letterari e, soprattutto, nelle sue inesauste battaglie ideali di “meridionalista senza conversione” come amava definirsi e come espressamente chiese di essere considerato, e ricordato.
€ 15,00
Pasquino Crupi, Bova Marina (RC) 1940-2013, è stato sempre un intellettuale in trincea. La trincea, come ognuno intende, è la Calabria che ha sempre difeso con estrema passione: da meridionalista senza conversione, da studioso ininterrotto del pensiero calabrese, da appassionato oratore, da giornalista senza peli sulla lingua. È stato prorettore dell’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, nonché apprezzato, e amatissimo dagli studenti, docente di istituti di secondo grado.
Ha pubblicato numerose opere tra le quali: “Letteratura Calabrese Contemporanea” (Messina-Firenze 1972); “L’anomalia selvaggia-Camorra, mafia, picciotte ria, ’ndrangheta nella letteratura calabrese del Novecento” (Palermo 1992); “Un popolo in fuga” (Cosenza 1982); Letteratura ed emigrazione (Reggio Calabria 1982); “Processo a mezzo stampa” (Venezia 1982); “Stragi di stato nel Mezzogiorno contadino” (Cosenza 1985); “Il giallo colore del sangue di Luino” (Reggio Calabria 1990); “Benedetto Croce e gli studi di Letteratura calabrese” (Cosenza 2003); “Il genio dei calabresi” (Reggio Calabria 2007); “San Leo. Un santo operaio” (Reggio Calabria 2013); e vale la pena di ricordare la monumentale “Storia della letteratura calabrese” (Cosenza 1993-1997). Pochi giorni prima di morire ha mandato alle stampe il volume forse a lui più caro: “La Questione Meridionale al tempo della diffamazione calcolata del Sud” (Rossano 2013).

Libri di Pasquino Crupi (a cura di Santino Salerno)