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L'invenzione del ribelle

ISBN 978-88-8238-194-3 / Pagine 368 / Anno 2020

Bruno Misefari è stato disertore della Grande Guerra ed anarchico in Svizzera. A Zurigo, con un centinaio di «correligionari», incappò in una montatura giudiziaria per la quale patì sei mesi di carcere preventivo.
Nell’Italia del 1° Dopoguerra riprese, tra ininterrotte vessazioni poliziesche, gli studi di ingegneria a Napoli e continuò la sua militanza politica; conferenziere facondo, si distinse nella campagna contro la condanna a morte di Sacco e Vanzetti e in una brevissima esperienza di direzione sindacale a Taranto.
Laureatosi nel 1923, dismise i panni del rivoluzionario e si dedicò a due progetti industriali: una vetreria a Villa San Giovanni e una industria quarzifera a Davoli.
Progetti megalomani e dall’esito infausto nonostante l’ex anarchico, per perseguirli, abbia intrecciato complessi e indecorosi rapporti con le gerarchie fasciste, anche supreme, ed abiurato il proprio credo nella mani di Guido Leto, sbirro fascista di fortunata carriera conclusa a Salò.
€ 20,00
Giuseppe Tripodi, nato a Condofuri (RC) l’1.09.1949. Laurea in lettere Università di Messina, novembre 1971. Insegnamento di Storia e filosofia scuole medie Superiori, 1974-2006.
Laurea in Giurisprudenza Università la Sapienza di Roma, 1982-1986.
Ha pubblicato: “Straci”, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2007, “Cola Ierofani”, Reggio Calabria, Città del Sole, 2014, “Il Meteco e il Redivivo”, Roma, Sensibili alle foglie, 2015, “Ritratti in piedi nel Novecento calabrese”, Reggio Calabria, Città del Sole Edizioni, 2017, “Catalogo della casa di Gianni”, Roma, Il Seme
Bianco, 2019, “L’invenzione del ribelle”, Reggio Calabria, Città del Sole Edizioni, 2020.
Ha collaborato alle riviste: Quaderni Cistercensi, Belfagor, Quaderni di storia, Calabria letteraria.

Libri di Giuseppe Tripodi