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Cosi, cosi, cosi... non mi si cuntinu...

ISBN 978-88-8238-378-7 / Pagine 216 / Anno 2023

… Il filo conduttore delle tre opere, tratte da situazioni familiari di vita quotidiana, è rappresentato da una brillante comicità incisiva, mai fine a sé stessa, espressa attraverso le situazioni ed i dialoghi che ne accrescono la valenza suscitando, poi, tanta ilarità.
Le commedie sono scritte in “dialetto reggino” e rappresentano un modo di rilanciare, altresì, quella “cultura del vernacolo” che necessita, ora più che mai, di essere riproposta specie tra le generazioni più giovani.
A chi volesse distendere i nervi e rilassarsi, riscoprendo quei veri valori che ritemprano lo spirito, non mi resta che augurare una buona lettura e/o una eventuale messa in scena delle commedie.
€ 15,00
Lucio Maria Giordano. Da un paio di settimane avevo iniziato a frequentare il 1° liceo quando, una sera, quasi inconsapevolmente, venni trascinato sul palcoscenico del salone della mia parrocchia dove un gruppo di ragazzi stava allestendo uno spettacolo teatrale in vernacolo – era il 1975 –. Io, timido da sempre, al punto di essere stato l’unico a non prendere parte alla recita di fine anno all’asilo, in quell’occasione vinsi le mie paure e vidi nascere la mia passione per il teatro. E sì, perché da lì in avanti cominciai io a propormi al Gruppo Teatrale Sacro Cuore per le successive commedie. Ma la mia giovane età non trovò subito collocazione tra gli interpreti. Le successive commedie scelte, infatti, non prevedevano personaggi con le mie caratteristiche e dovetti pazientare un po’. Ma mi resi utile comunque dimostrando a me e al gruppo, di cui divenni presto parte integrante, di guardare al teatro come all’hobby che avrebbe arricchito le mie giornate del dopo studio.
Pertanto, via via, da adulto, presi parte a quasi tutte le rappresentazioni del gruppo che, successivamente, cambiò la sua denominazione in Teatro Libero Reggino. Così, sempre a livello amatoriale, ebbi modo di recitare nei teatri e nelle piazze di Reggio Calabria e spesso, anche fuori provincia. Nel corso degli anni però, mi resi conto che, fatta eccezione per i soliti cavalli di battaglia che non sto qui ad elencare, triti e ritriti, da tutti i gruppi amatoriali che si dilettavano a fare teatro c’era veramente poco da scegliere da portare in scena. Niente di nuovo e di allegro, e allora mi dissi: Lucio, perché non ti cimenti? Tutti ti dicono che hai la battuta pronta, una fervida fantasia. E così feci. Misi giù la prima. La feci leggere a chi masticava teatro da decenni. Mi dissero: È molto bella. È scorrevole. Il colpo di scena finale è proprio dei migliori gialli. Ha contenuto. Dobbiamo metterla in scena, E così fu. E da allora ci provai gusto. Scrissi la seconda, poi la terza. Tante ne rappresentammo al Teatro Siracusa. Già, il Siracusa… prima che qualcuno, in barba alla cultura, decidesse di destinarlo ad altro. A tutt’oggi, seguito a frequentare il palcoscenico. A distanza di quasi mezzo secolo ancora mi diverto e lo devo ai miei amici della Compagnia di S. Paolo alla Rotonda, con i quali continuo a girare per la provincia partecipando alle varie rassegne teatrali. In perfetta sintonia.

Libri di Lucio Maria Giordano