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Per le antiche strade

ISBN 978-88-8238-359-6 / Pagine 240 / Anno 2023

a cura di Santino Salerno

Nel suo insieme, [Per le antiche strade], si presenta come una raccolta [poetica] conservativa delle cose, di un passato che ci appartiene, e perciò essa assume lo spessore di una risposta alla innegabile esigenza umana di riferirsi a qualcosa che, nel presente, aiuti ad individuare orizzonti di senso e condizioni di via e di ricerca della nostra identità; in altre parole, questa poesia soccorre a soddisfare la domanda di un naturale “bisogno di radici”.

[…] L’uso della lingua madre, [il dialetto], iflette, inoltre, la struttura di pensiero e il modo di vedere il mondo di chi la parla; sicché nei versi in cui, senza cedere alla tentazione della nostalgia regressiva, Salerno rievoca momenti del passato, crea il passato stesso, facendo emergere il patrimonio genetico e identificativo di una collettività sociale. E dunque, visto l’intreccio costante che, attraverso la lingua, coinvolge persone e comunità di appartenenza, persone e fatti, modi di vivere e di sentire, prende vita e sostanza la rappresentazione complessiva di un mondo, tant’è che la presente produzione poetica, assume una significazione tale che le conferisce valenza antropologica.
€ 15,00
Francesco Salerno, primo di cinque figli nasce, da Santo e da Francesca Rizzica, a Palmi il 2 dicembre 1900. Dopo la licenza liceale, consegue il diploma magistrale e, dal 1922 si dedica all’insegnamento nelle Scuole elementari cittadine informando la sua attività didattica agli ideali di libertà e di giustizia sociale. Durante il ventennio fascista, indicato in un rapporto di polizia del 1930 quale elemento vissuto in ambiente “socialista e anarcoide” e che “bevve alla sorgente impura idee politiche contrarie al regime” ebbe non pochi fastidi, e fu proposto per l’allontanamento da Palmi. Apparentemente scontroso, seppure schivo ed alieno da ogni fastidioso “eccesso” nei rapporti con gli altri, era naturalmente dotato di una forte carica emotiva e capace di sentimenti amorevoli e delicatissimi e fortemente sensibile verso i disagi degli alunni e delle loro famiglie. Conclude l’insegnamento nel 1965, con un riconoscimento di benemerenza da parte del Ministero della Pubblica Istruzione. Muore a Palmi il 25 ottobre 1976.

Libri di Francesco Salerno