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Parlami di felicità

ISBN 978-88-8238-133-2 / Pagine 96 / Anno 2019

Avviso ai lettori

Se vi aspettate versi che dicano cose magniloquenti o solenni, la vostra lettura finisce qui.

Non grandi cose. Poesia «applicata», piuttosto. Non assoluta. Non sono poeta di vaglia o di cartello. Meglio, poeta che sbaglia. Una poesia, la mia, applicata alla vita. La mia.
Una piccola antologia di cose vissute. Di persone conosciute ovvero persone che conosco e che continuerò a conoscere. Nella economia di queste poesie libere vi è un divenire irregolare, uno scorrere che non sempre rispetta la cronologia sebbene la prima poesia riporti la data e il luogo dove avvenne la stesura (un vezzo giovanile che ho lasciato tale e quale). La volontà, anzi necessità, sta nel confrontarsi con coloro che vorranno «leggermi» in questi versi. In questa radiografia della mia vita in forma di poesia. Applicata, appunto. Anche ai luoghi. Alle città. Ai quartieri. Alle trattorie. Alle osterie. Ai teatri. Alle stazioni.
Non grandi cose. Piccole. Circostanziate. Raccontate col cuore in mano e la penna dispersa nello zaino. Tastiera e monitor. Monitor e tastiera. Ora anche col cellulare. Il verso, quando scappa, scappa! Altra necessità. Soppesare le frustrazioni della vita di tutti i giorni e applicarle in versi liberi trasformandole in entusiasmi (possibili). Il titolo e il sottotitolo indicano un programma preciso. Un atteggiamento, nei rapporti con gli altri, che potrebbe perfino risultare rivoluzionario. Una rivoluzione dettata dalla necessità quotidiana di essere presente dove è utile e necessario. Una parola. Una poesia. Una storia. Anche semplicemente un appuntamento. Anche semplicemente condividendo lo stesso tavolo e brindando con un buon rosso. Più di questo non so fare.

Francesco Cento
€ 10,00
Francesco Cento nasce a Taurianova (RC) il 28 settembre 1959.
Nel 1978 si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte “Michele Guerrisi” di Palmi.
Frequenta il Corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria che conclude nel 1982 con una tesi su: La scultura rinascimentale nella Piana di Gioia Tauro - Rosarno. Nel 1984 si trasferisce a Genova. Attualmente insegna Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico Serale “Paul Klee - Barabino” di Genova. È scultore, scrittore e docente. Inoltre si interessa alla Storia delle tecniche artistiche e alla Storia del melodramma italiano, in questo ambito è ricercatore associato del Laboratoire d’études romanes presso Università Paris 8. Vincennes - Saint - Denis.
Ha partecipato a esposizioni d’arte personali e collettive. Buona parte della sua produzione fa parte di collezioni private italiane. Una buona parte della stessa è dislocata in vari luoghi, piazze e palazzi pubblici in Italia.
Ha tenuto conferenze sui temi di storia e storia della tecnica d’arte dal 1995 (Museo di Sant’Agostino di Genova) fino ad oggi (Società Ligure di Storia Patria di Genova).
Ha pubblicato due raccolte di poesie: “Scilla, racconto in versi di un mito”, Genova, 2003; “Passaggio a Mezzogiorno, paesaggi e ritratti in bianco e nero”, Genova, 2006. Ha al suo attivo due romanzi storici “Litalia. Racconto popolare postrisorgimentale in due tempi e un postscriptum”, Bologna, 2008; “Né sole, né luna. Quadri narrati del Settecento calabrese”, Bologna, 2011. Quattro raccolte di racconti “Deserto sulla terra, Echi e racconti della Grande Guerra”, Reggio Calabria, 2013; “La giusta causa. Racconti scritti in treno”, Reggio Calabria, 2014; “Gli aquiloni di Posillipo, epopea quotidiana in musica”, Reggio Calabria, 2015; “Parlarsi”, Reggio Calabria, 2019, e un saggio di storia della musica “Chi per la patria muor / Alma sì rea non ha. Il patriottismo in musica da Rossini a Verdi”, Bologna, 2009.
Ha curato la voce relativa a Michele Novaro Il canto degli italiani, Genova 10 dicembre 1847 in «Atlante letterario del Risorgimento, 1848–1871», Università degli Studi di Bergamo, Cisalpino I. E. U. Milano, 2011. Ha curato il Dizionario donizettiano, LIM, Lucca, 2016.

Libri di Francesco Cento