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Di quel viavai... d'amore

ISBN 978-88-7351-141-0 / Pagine 158 / Anno 2007

Nel "Di quel viavai... d'amore", Araniti - l'uomo che a trent'anni scriveva poesie sui treni - recupera i toni sinceri e commoventi con cui egli persiste a scavare ed a penetrare nella sua vita "a strappi" di Calabrese del XXI secolo, senza cessare di esibire al lettore inquieto (critico, fratello poeta o donna amante) quel suo "perché" che spesso è risuonato nelle liturgie intellettuali, celebrate nell'ormai nota "Stanza del Poeta" e altrove. Mi pare che davvero "Di quel viavai... d'amore" concluda degnamente un'epoca della poesia di Araniti e meriti di venire alla luce. Quella di Araniti è una scrittura che è nata come espressione d'impegno politico per diventare, negli anni, diario sempre più intimo di una generazione d'intellettuali "prigionieri a sud", gelosi delle proprie midolla quanto basta, per mettersi a nudo nell'invettiva contro le stragi e contro la guerra, (in)naturali nemiche dell'amore. Si nota, come avrebbe detto Fortini, una "tache de sang intellectuel" nei palpiti che Araniti ci sta consegnando, ma è sangue che sgorga dal battito di un cuore appassionato che - ad ogni lettura - replica e risponde al battito del nostro cuore. (F. Walter Lupi)
€ 10,00
Franco Araniti è nato a Reggio Calabria. Vive a Dipignano (CS). Ha pubblicato vari libri di narrativa e di poesia (ultimi rispettivamente “L’uccello sciancato” e “Meticcia”). E’ stato redattore della rivista della cultura sommersa “Malvagia” e del “Quaderno (del poeta)”. Ha pubblicato nel dialetto della vallata del Gallico la silloge poetica ‘U cunta cu campa. Gruppi di sue poesie e racconti sono ospitati in antologie, periodici e quotidiani. Collabora saltuariamente con la rivista culturale “Il piede e l’orma”, fondata da Alfonso Cardamone già ideatore di “Dismisura”. Ha ricevuto numerosi premi letterari. Di recente ha partecipato, scrivendo i testi in ammascante (con traduzione in italiano), alla produzione del cd+libro Ammasca del Collettivo Dedalus, col glottologo John Trumper, l’etnolinguista Marta Maddalon e lo storico Franco M. Greco. Il gruppo musicale, con questo disco, si è aggiudicato nella sezione dialettale, il secondo posto al premio “Tenco”. Partecipa spesso a letture pubbliche. In attesa di pubblicazione “La profezia di Ciaramella (e altri racconti).

Libri di Franco Araniti