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Manuale dei periti, consulenti e polizia giudiziaria

ISBN 978-88-8238-350-3 / Pagine 408 / Anno 2023

Accade, oggi, che soggetti senza alcuna competenza accademica, scolastica, giuridica, pratica, teorica, di istruzione basica, linguistica, etnologica e quanto altro, si ritrovino ad essere nominati dal giudice quali “periti trascrittori” sulla scorta di pregresse esperienze di settore documentate, magari, con risicati incarichi intuitu personae.
Ciò significa che, da un punto di vista pratico, un perito trascrittore senza alcuna, reale, “specifica competenza tecnico, scientifica”, si ritroverà – e questo accade troppo spesso – a rivisitare un lessico giudiziario già trascritto da ufficiali della polizia giudiziaria con specifica esperienza pluriennale e competenze di settore neppur lontanamente comparabili alle scarne conoscenze del “perito”: un azzeccagarbugli che, frequentemente, si inventa tra proiezioni dall’italiano standard a dialetti maccheronici, frammentati da tratti di “incomprensibile” e termini orecchiati alla rinfusa con la precisazione “fonetico”.
Si tratta soltanto della punta di un iceberg sull’intricato tema, in quanto il perito per fagocitare più intercettazioni possibili, tenderà ad adeguarsi ai termini stringenti richiesti dal giudice, di sovente con l’escamotage di chiedere a questi l’autorizzazione ad essere collaborato da uno o più “ausiliari”: quei soggetti che dovrebbero essere incaricati al mero “svolgimento di attività materiali non implicanti apprezzamenti o valutazioni”.
Ma il problema reale è che il perito, ormai attratto dal business delle trascrizioni – e in alcuni casi organizzato in “società cooperative” – spesse volte si avvarrebbe di soggetti terzi “ausiliari” per effettuare, proprio, quelle trascrizioni (e traduzioni dialettali) di cui ha ricevuto incarico.
Ecco, allora, la fallacia di un’ analisi peritale in questi termini fatta di vere e proprie scatole di montaggio che nulla avrebbero dell’originaria ratio di perizia trascrittiva: un’attività delicatissima che dovrebbe essere esitata in modo zelante da parte di professionisti con particolari competenze tecnicoscientifiche, per il bilanciamento delle parti, il diritto di difesa, l’accertamento della verità e, non per ultimo, il libero convincimento del giudice.
Per questa ragione, nelle pagine che seguono, sarà offerta una base nozionistica dei rudimenti di linguistica generale, della sociolinguistica, della fonetica forense e dello speech processing.
Si tratta di elementi di conoscenza scientifica soventemente sconosciuti ai c.d. “tecnici” di settore e che dovrebbero trovarsi a fondamento delle competenze di un perito trascrittore nel processo penale.
€ 26,00
Michelangelo Di Stefano è un funzionario della Polizia di Stato, abilitato alla professione di avvocato. Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia nella XVIII Legislatura, è stato docente presso più atenei, la Pubblica Amministrazione, scuole internazionali di management ed è componente di comitati scientifici presso più associazioni culturali, si interessa di scienze criminologiche applicate alle investigazioni, all’intelligence e al contrasto del terrorismo.
Autore di più lavori originali e pubblicazioni scientifiche ex art. 67 DPR 3.5.1957 n. 686, collabora con diverse riviste giuridiche, di nuove tecnologie, I.C.T e periodici d’informazione. Vincitore nel 2012 dell’ XI concorso internazionale “Domenico Aliquò” per la sezione saggistica-giornalistica.
Ha ricevuto nell’ anno 2013 il premio internazionale “Professionisti di Calabria per la letteratura”.
Con la casa editrice Città del Sole ha pubblicato: “Moti di Reggio del ’70: le due facce della medaglia” (2017); “Aspetti sociocomunicativi della ‘ndrangheta. Le intercettazioni nelle scienze forensi” (2017); “Il treno del sole e i 5 anarchici: L’ombra di GLADIO. ‘Ndrangheta stragista e Falange Armata” (2022).
Altri lavori di interesse giuridico nello specifico contesto: coautore della pubblicazione “Intercettazioni: Remotizzazione e diritto di difesa nell’attività investigativa (profili d’intelligence)”, per la “Collana Professionale”, casa editrice ALTALEX, Montecatini Terme (2015); coautore e coordinatore della pubblicazione “Le nuove Frontiere dell’Intelligence: il mondo delle intercettazioni”, periodico Nuove Frontiere del Dirittto, Roma, n. 3 anno 2015; coautore e coordinatore scientifico della pubblicazione “Il Diritto del WEB. Rete, Intelligence e Nuove Tecnologie. Manuale giuridico ed operativo di Internet”, Primiceri editore, Roma (2017); coautore della pubblicazione “Intercettazioni: Remotizzazione e diritto di difesa nell’attività investigativa (profili d’intelligence), II edizione con gli aggiornamenti del D.l.vo 216/2017”, per la “Collana Professionale”, casa editrice ALTALEX, Montecatini Terme (2018); autore della pubblicazione “I nativi digitali tra sociolinguismi, devianze e diritto”, Primiceri editore, Padova (2018); autore della pubblicazione “Terrorismo moderno: esigenze di prevenzione e contrasto”, edita dalla Rivista di Polizia, Rassegna di dottrina tecnica e legislazione, Anno settantunesimo, fascicolo VIII agosto 2018; coautore della pubblicazione “Commentario alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo”, AA. VV., Primiceri editore (2019); coautore della pubblicazione “Legge n. 7/2020: la riforma delle intercettazioni. Attività investigativa nell’era digitale”, casa editrice Wolters Kluwer Italia, Montecatini Terme (2020).

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