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Incondizionatamente

ISBN 978-88-8238-291-9 / Pagine 120 / Anno 2022

Urgenze affettive verso la natura (“Piuma di uccellino”), atmosfere rarefatte (“Il tempo delle ciliegie”), orizzonti sconfinati, dolori laceranti (“Il quarto giorno di novembre”), odi struggenti, amori disincantati sono la materia prima di cui è impastata questa silloge insolita.
Tra rabbia (“L’ingigantirsi di certi nani”) e disincanto (“Aldilà del mio bene”) il torrente dei versi scorre coinvolgente.
Nel suo sentire Nirta interpreta la natura con sensibilità empatica, rendendo la sua materia poetica particolarmente evocativa, carica di emozioni e memorie sedimentate nelle profondità dell’animo umano. Il poeta non dimentica il ruolo dell’uomo nel mondo, ben conoscendo le società tradizionali in cui il legame tra uomo e natura era inscindibile. Tanto è il bisogno di esprimere le sue convinzioni e condividere le sue esperienze che, in calce alla silloge, arriva a porre degli scritti (o scritticini come ama definirli) che più che lezioni di vita appaiono come vere e proprie lezioni di umiltà.

Dalla Prefazione di Franco Arcidiaco
€ 10,00
Antonio Nirta, in arte Gabriele Ramo, è nato a San Luca nel 1963. Dopo la licenza media, si iscrive all’istituto tecnico commerciale di Bovalino dove consegue il diploma di segretario di amministrazione. Svolge attualmente lavoro come dipendente nell’azienda AFOR. Come secondo lavoro, ma comunque praticato più per nostalgico hobby, continua a fare quello che già faceva da ragazzino: l’allevatore di capre di montagna con metodo semibrado. Pur avendo prodotto diversi scritti, alcuni sotto forma di quasi poesie, altri con qualche spunto di sua personale filosofia, non ha voluto mai comunque partecipare a nessun convegno o iscriversi a nessun concorso letterario.
A qualcuno che gli aveva chiesto il perché, ha risposto semplicemente: “La poesia non compete mai con sé stessa. La poesia è un qualcosa che appartiene a tutti gli esseri umani (e non solo). Alcuni pur avendola dentro, la esprimono magari in altro modo, altri sono portati pure a saperla descrivere, ma resta comunque caratteristica umana, in quanto non è altro che emozione, sensazione, sentimento e un petalo di quel grande fiore dove si abbraccia tutta la nostra intera anima universale”.
In questa edizione vi è compresa una parte dei tanti diversi scritti che ne descrivono varie impressioni emozionali e percettive. L’autore si è deciso a pubblicare il libro non certo con fini di ambizione di merito, non si ritiene né un poeta né uno scrittore, pur non disnegandosi una certa vena poetica. Rimane certo di ciò che egli ritiene essere sempre stato: “Un allevatore di capre di montagna con niente di speciale tranne ciò che il cuore gli insegna. Certi scritti non si possono cancellare come in una lavagna”.

Libri di Gabriele Ramo