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Il sogno di Annibale

ISBN 978-88-8238-290-2 / Pagine 544 / Anno 2022

Amilcare e il figlio Annibale, hanno un sogno: distruggere Roma. Il loro sogno è anche quello di Alessandro il Macedone che mira a unificare il mondo Mediterraneo. In questo romanzo tra realtà e fantasia, Annibale vagheggia di sradicare la tracotanza di Roma da tutto il Mediterraneo e di costruire un ordine nuovo con Capua capitale e Roma relegata a semplice provincia. Vuole dare ai popoli italici la possibilità di vivere, una volta liberati dalle catene di Roma, sulle terre del Mediterraneo, con le proprie leggi, i propri commerci, i propri costumi.
Sono i popoli italici a non fare proprio il sogno del Cartaginese. Annibale si ritira nei suoi castra maris nel Bruzio (l’attuale Castella, dove tradizionalmente si riscontrano le tracce del suo soggiorno), nei pressi di Crotone, e attende che la sorda Cartagine invii gli aiuti richiesti e che le genti italiche accettino quel suo sogno e comprendano che la libertà e l’autonomia si possono conseguire solo con l’annichilimento di Roma.
Protagoniste del romanzo anche le donne amate dall’eroe: Himilce, la sposa iberica di Annibale, e la misteriosa Iride. Al dissolvimento del sogno di Annibale concorrono due personaggi: Quinto Fabio, il princeps senatus, che fomenta contro di lui le popolazioni italiche bollandolo come straniero, alienigenae, e Scipione, il giovane tribuno che dall’alto del ponte diruto sul Ticino lancia un’occhiata di sfida ad Annibale e si allontana con una turma di reduci dal campo della disfatta di Canne. Scipione ha studiato a lungo il suo avversario e, complice l’infedele Himilce, ha scrutato la sua anima e emulato ogni sua tecnica. A Zama lo surclasserà, adoperando le medesime manovre militari con cui Annibale aveva distrutto a Canne l’esercito romano.
Di Annibale emergono le furbizie e le tecniche militari, ma anche le debolezze del grande condottiero, che provoca uno scontro fra due diverse civiltà, che difficilmente avrebbero potuto compenetrarsi.
€ 28,00
Santino Oliverio è nato a Le Castella (Crotone). Ha completato le scuole secondarie al Liceo classico di Santa Severina. All’Università di Firenze ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, specializzandosi in Ematologia. Medico, vive da
tempo a Prato.
Nel 1985 ha pubblicato il primo romanzo “Sulle terre dell’ultimo barone”, Editrice Nerbini Firenze, per il quale riceve il Premio San Remo per la Scena Illustrata (1985), il Premio Amnesty International (1986), ed il Premio Caporizzuto per la Narrativa (1989).
Nel 1993 segue “La Casa dell’Angelo”, Editore il Palazzo Prato, per il quale riceve ancora il Premio Caporizzuto.
Nel 2005 esce “La Collina di Ritani”, pubblicato da Carlo Zella Editore, Firenze. Nel 2006 viene conferito il Premio per la Narrativa Associazione Mogli dei Medici Italiani.
Con Città del Sole Edizioni nel 2009 pubblica il romanzo storico “Il Console e il Professore”, cui segue nel 2012 il romanzo storico “Uccialì, il re di Algeri”.
Infine nel 2014 con Grafiche Cusato di Crotone pubblica una raccolta di poesie dialettali e non “L’umpruliata di ‘lla sira”.

Libri di Santino Oliverio