Menu

Gli ultimi giorni di Gioacchino Murat

ISBN 978-88-7351-992-8 / Pagine 136 / Anno 2017

Bello, giovane, aitante, il volto incorniciato in una cascata di riccioli neri e illuminato dagli stupendi occhi turchini, aveva inventato anche una divisa, scintillante di fregi e di medaglie, questa la descrizione che Indro Montanelli riporta su Gioacchino Murat nella sua “Storia d’Italia”.
L’Autrice, in questo saggio, si propone di analizzare la figura di Gioacchino Murat soprattutto durante la sua ultima avventura in Calabria – lo sbarco a Pizzo, il processo, la sua esecuzione – contestualizzandola nel quadro storico, economico e sociale della regione.
Un’analisi accurata che consta di un’ampia bibliografia e di una ricca appendice documentaria, con fonti inedite, come tre lettere scritte nell’autunno del 1815 che si riferiscono proprio ai giorni dello sbarco e dell’esecuzione di Murat, e corredata di una conversazione con Renata De Lorenzo, intervista rilasciata in occasione del Bicentenario dalla morte del Generale francese a Pizzo.
Un re cavalleresco e sventurato, Murat, che la morte aveva risparmiato in più di duecento battaglie, che ebbe tanti torti ma anche grandi meriti; un uomo dalla personalità controversa, un combattente sprezzante del pericolo che dimostrò di avere coraggio anche nella spavalderia e teatralità di rifiutare la benda e denudarsi il petto prima della fucilazione.
€ 12,00
Maria Elisabetta Curtosi nasce nell’agosto del 1989 nella terra dei “bruzi” presso il piccolo borgo di Pannaconi (VV). Dopo aver conseguito la maturità classica con il massimo dei voti, si laurea alla facoltà di Lettere e Filosofia presso la Sapienza di Roma. È giornalista pubblicista e scrittrice per passione.
Da scrittrice esordiente cura una rubrica sul quotidiano “Calabria Ora” e su “Mezzo euro”, così la sua passione per la scrittura, congiunta all’amore per la cultura, la storia, le arti e le tradizioni calabresi, l’ha portata a collaborare con molte testate tra cui la rivista mensile di Cultura e Arte “Calabria Letteraria” e “Abolire la miseria della Calabria”, periodico nonviolento di storia, arte, cultura, politica laica liberale calabrese. Ha curato con Filippo Curtosi e Francesco Cavallaro il volume “Il Cinema e la Memoria, Vittorio De Seta: il coraggio delle idee” (Adhoc Edizioni).
Ha svolto attività di volontariato con le Associazioni culturali “L’Altro Aiuto” e “Non mollare”.
Lavora a Roma nella Direzione Generale del Patronato Encal Cisal di Francesco Cavallaro.

Libri di Maria Elisabetta Curtosi