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Carlo Curatola

ISBN 978-88-7351-513-5 / Pagine 158 / Anno 2012

Carlo Curatola, 1928-2011, avvocato, amministratore comunale, dirigente del PSI, è stato un politico di primo piano della storia reggina dai primi anni ’60 fino alla soglia degli anni ’90. Consigliere comunale a Reggio Calabria dal 1968 al 1989, ha offerto il massimo della sua visione politica nel rapporto diretto con la realtà sociale ed economica, fortemente in ritardo, della sua città. Sorretto da una grande passione politica che trovava forza e ispirazione nell’adesione all’utopia socialista del cambiamento e della crescita civile e sociale, ha saputo elevare a sintesi gli ideali e la necessità del concreto operare: capacità e virtù che ha espresso con pienezza di risultati, particolarmente, nel periodo (dal 1975 al 1980) in cui è stato assessore alla pubblica istruzione e alla cultura. Ma le idee di una politica alta, assai lontana da quella prosaica ed aspra dei nostri giorni, si sono espresse, lungo l’arco del suo tempo, sui grandi temi dello sviluppo economico, sociale e civile della comunità reggina e calabrese. Infine, sul piano etico, quella che è stata definita l’anomalia politica di Curatola si è manifestata nell’assoluta integrità e nel legame inscindibile tra comportamenti pubblici e privati, nella trasparenza degli atti amministrativi, nell’incorruttibilità personale, nel richiamo costante ai valori e agli ideali della migliore storia socialista.
€ 15,00
Raffaele Malito è nato a Fiumefreddo Bruzio in provincia di Cosenza ma si considera reggino di adozione per essere arrivato nella Città dello Stretto a diciannove anni. A Reggio Calabria ha, infatti, costruito la sua formazione culturale e professionale. Giornalista da oltre quaranta anni, ha scritto i suoi primi articoli al Gazzettino del Jonio diretto da Titta Foti, a fine anni ’60. Da corrispondente dell’Avanti!, la storica testata del partito socialista italiano, ha seguito le straordinarie e drammatiche vicende della rivolta per Reggio Capoluogo del 1970, con la passione di chi in quei fatti vedeva tralignare le originarie motivazioni sociali ed economiche in una deriva reazionaria e fascista.
Dal 1975, con la nascita del primo giornale regionale stampato in Calabria, ha guidato la redazione reggina de Il Giornale di Calabria. Dal 1979 al 2004 ha lavorato alla Rai calabrese, come redattore e da inviato speciale e, da ultimo, come vice caporedattore. Negli stessi anni è stato corrispondente, per la Calabria, del Corriere della Sera.
Coerente con la propria formazione politica ha seguito, per affinità elettiva culturale e politica i problemi del lavoro e dell’economia, temi centrali della irrisolta questione calabrese. Le lotte sociali e le storiche vertenze per lo sviluppo economico, guidate dal Sindacato e sostenute dalle forze politiche progressiste, sono state per oltre trenta anni gli argomenti del suo impegno professionale. Non ha mai nascosto le proprie idee politiche. Ma la scelta di stare a sinistra non gli ha fatto venir meno l’obiettività del racconto dei fatti: il commento, come detta la deontologia professionale del giornalista, lo proponeva dopo, senza equivoci e doppie verità.

Libri di Raffaele Malito