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Calabria erotica

ISBN 978-88-7351-416-9 / Pagine 432 / Anno 2011

L’ultima opera curata da Sharo Gambino, che vede la luce postuma, è un’antologia di letteratura calabrese erotica. Da profondo conoscitore della cultura della sua regione, Gambino ravvisa questo potente filo conduttore tra le pagine più belle, di prosa e poesia, degli autori da lui per lungo tempo studiati. Il tema dell’eros diventa indagine sui sentimenti umani, sui costumi popolari e sulla figura della donna, oggetto e vittima del desiderio maschile, considerata di volta in volta preda da circuire, conquistare, prendere con la forza, maliarda incantatrice, depositaria dei segreti dell’arte amatoria, meretrice laida e musa scabrosa. L’eros è visto come energia potente e vivificante, gioco e divertimento, simbolo di una cultura popolare che trae proprio dalle emozioni primitive il suo vigore e il suo felice spazio di libertà, espresso con voce anarchica e trasgressiva.
In questa ampia antologia si ritrovano alcuni componimenti appartenenti alla tradizione orale, i più noti poemetti come la Ceceide di Vincenzo Ammirà, la Cunneide e la Cazzeide di Duonnu Pantu, alcune poesie inedite di Vittorio Butera, ma anche intensi brani di Corrado Alvaro, Mario La Cava, Giovanna Gullì, Don Luca Asprea, fino ad arrivare ad autori contemporanei non molto noti, ma conosciuti e apprezzati direttamente da Gambino.
€ 20,00
Sharo Gambino è nato a Vazzano (in provincia di Vibo Valentia) il 7 gennaio 1925, ma, a parte qualche breve parentesi, è sempre vissuto a Serra San Bruno (VV). È morto a Lamezia Terme il 25 aprile del 2008.
Giornalista, scrittore, saggista e autore di testi teatrali, ha iniziato a ventitré anni la sua carriera letteraria pubblicando su un settimanale a fumetti il racconto Tragico destino.
L’incontro con la drammatica realtà sociale di Cassari, dove è incaricato di dirigere un Centro di cultura popolare, è da lui stesso paragonato a quello di Carlo Levi con la Lucania, e gli detterà Sole nero a Malifà, il suo primo romanzo.
Quando, nel 1969, le forze dell’ordine pubblico interruppero un summit mafioso a Montalto, in Aspromonte, Gambino intuì che la vecchia mafia contadina calabrese stava per mutare pelle e compiere un salto di qualità. È nata così La mafia in Calabria, primo saggio sull’argomento in Italia, per il quale ha vinto nel 1976 il Premio Sila, conferito da una giuria presieduta da Carlo Bo. Gambino ha poi dedicato al tema della criminalità anche Mafia la lunga notte della Calabria e ‘Ndranghita dossier, cui hanno fatto seguito un’intervista per la BBC ed un ciclo di conferenze in Svizzera.
È stato collaboratore di quotidiani nazionali, Il Messaggero, Il Tempo, Momento-sera, e di giornali locali, Gazzetta del Sud, Corriere calabrese, Gazzettino del Jonio, i Quaderni calabresi, il Giornale di Calabria ed altri. Ha collaborato per quarant’anni col Giornale Radio Rai e con la Struttura di Programmazione della Rai di Cosenza, per la quale ha scritto alcuni sceneggiati fra cui Boccheciampe e, in quattordici puntate, Vizzarro, la storia di Francesco Moscato brigante del periodo napoleonico (una sceneggiatura poi rielaborata in forma di romanzo).
Nel 1988 la Gazzetta del Sud ha pubblicato in diciotto puntate il suo romanzo giallo Concerto in Re Maggiore, racchiuso poi in volume nel 1999.
Per quasi sessant’anni anni, la verve narrativa, la facilità di scrittura, la cultura, il profondo interesse per tutto quanto fosse di argomento calabrese, hanno prodotto decine e decine di articoli, saggi storici o letterari, romanzi, antologie, recensioni - tutto all’insegna della calabresità. Gambino è all’origine della leggenda metropolitana sulla presenza, nella Certosa di Serra San Bruno, del militare americano autore del bombardamento atomico di Hiroshima (vicenda ricostruita e spiegata nel pamphlet L’atomica e il chiostro) - come pure dello scoop sul controverso soggiorno a Capistrano del pittore P. A. Renoir - ed infine dello spettacolare ritrovamento di una lettera di Giovanni Boccaccio, aspirante ad un asilo in Calabria.
Molti e interessanti i suoi contributi alla letteratura calabrese alla quale si è dedicato con diverse ricerche e pubblicazioni
Dei romanzi si ricordano: Fischia il sasso, In nome del re schiavo, Plot, L’ombra sua torna e, tra i volumi di racconti: Il sesso dei gatti, L’ospite, All’ombra di Trentinella, La ragazza del fiume.
Tra i suoi riconoscimenti: il Premio Corrado Alvaro (1960), Premio Amantea (1964), Premio Nicola Misasi (1964), Premio Presidenza del Consiglio dei Ministri (1974), Premio Sila (1976), Trofeo “501” Vibo Valentia, Premio Calabria (1967), Pino d’oro (1988), Premio Ghironda (1999).


Libri di Sharo Gambino