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IUS SANGUINIS, incontro alla Fiera di Torino

IUS SANGUINIS, incontro alla Fiera di Torino

“Una Calabria come punta di uno stivale troppo stretto, che fa talmente male che molti, compresi i politici nazionali, vorrebbero scalciarla e liberarsi di lei; ma esistono in Calabria piedi minuti che quella punta saprebbero indossarla molto bene”. Così Paola Bottero ha risposto alle domande del giornalista Fulvio Mazza, che venerdì alla Fiera del Libro di Torino ha presentato il suo libro “Ius sanguinis”, edito da Città del Sole Edizioni. “Venendo in Calabria, da piemontese, avevo un’immagine stereotipata del sud, terra di ‘ndrangheta, di malapolitica, di corruzione. Tutto ciò esiste veramente, ma ho scoperto anche una terra bellissima, e tanta gente calabrese meravigliosa che vuole e può fare cambiar questo stato di cose”. Così la giornalista torinese racconta, proprio nella sua città d’origine, il suo percorso, intriso di rabbia e impotenza, ma soprattutto di tanto amore per la regione che l’ha accolta e nella quale ormai vive e lavora da diversi anni.

La storia di quattro donne, Roberta Congiusta, Federica Monteleone, personaggi reali, e di Alice e Lisa, personaggi immaginari, ma terribilmente verosimili, descrivono così la Calabria delle cronache, quella degli omicidi e dei crimini, della negligenza e della corruzione; una Calabria, però, che tutti i giorni impara a non arrendersi e continua a sperare e ad agire, proprio attraverso le sue vittime, coloro che hanno pagato con un tributo di sangue la propria appartenenza alla terra.

Le realtà immaginate dalla scrittrice Paola Bottero nei suoi racconti stanno prendendo tragicamente forma nelle aule dei tribunali calabresi, nei processi di Federica Monteleone e Gianluca Congiusta, eppure non ci sono quotidiani nazionali che parlano di questi casi, consegnati all’oblio dell’opinione pubblica nazionale.

Così, in questa Fiera, dove sono protagonisti i temi dell’integrazione e dell’immigrazione, del rispetto dei diritti umani e della relazione con gli altri, tornare a parlare di un sud, costola malata di un’Italia dai tanti problemi, non è tanto scontato. Importante, quindi, la vetrina internazionale della Fiera di Torino per l’incontro, che si è tenuto presso lo stand della Regione Calabria, e al quale hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Cersosimo e l’Assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria, nonché noto scrittore, Santo Gioffrè che ha ricordato proprio la recente condanna per la morte di Angela Scibilia, altro caso di malasanità calabrese, citato nell’appendice di cronaca nel libro di Paola Bottero.

Un rilievo particolare ha avuto nell’incontro torinese il commento all’immagine scelta per la copertina, opera originale dell’artista Caterina Luciano, che ha dichiarato di essere rimasta colpita, nel suo viaggio in Calabria proprio da un elemento molto caratteristico e frequente nel suo paesaggio: i palazzi non finiti dai quali si innalzano i piloni di ferro che diventano nel suo disegno lance di sangue; quei palazzi non finiti “che rappresentano - per l’editore Franco Arcidiaco – il simbolo della noncuranza dei beni condivisi con gi altri che caratterizza i calabresi”.

Gli altri appuntamenti della casa editrice calabrese saranno domenica pomeriggio per l’incontro con gli autori Francesco Villari e Marco Di Grazia, autori del divertente romanzo “L’ottavina di Dio”, e lunedì alle 18.00 per la presentazione del libro su “Francesco Misiano”, di Nando Marzano e Fortunato Nocera, che vedrà la presenza di Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, e Tonino Perna, autore della prefazione e docente universitario.




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