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Con il suo ultimo film La sconosciuta, Giuseppe Tornatore è nuovamente candidato all’Oscar per il Miglior Film Straniero. Un film che, dopo sei anni di silenzio, ha spiazzato ancora una volta pubblico e critica, accendendo riflessioni e critiche. Il regista siciliano sembra, infatti, destinato a suscitare intensi dibattiti nell’ambito di certa critica, a fronte di un grande successo nelle sale.
Allora perché non affidare il tentativo di esplorare e definire l’universo tornatoriano, compito arduo ma non impossibile, a un manipolo di giovani critici, formatesi nelle più prestigiose università italiane, che, sulla scorta di un bagaglio teorico estremamente valido, compiano l’analisi fino a questo momento non riuscita alla critica più matura?
È questo il compito che si prefigge il volume Le parole di Tornatore, a cura di Federico Giordano, (Città del Sole Edizioni, pp. 272, € 15.00) che sarà presentato il prossimo lunedì 28 gennaio, presso la libreria Bibli di Roma (via dei Fienaroli, 28 – Trastevere), alle ore 20.30, alla presenza dello stesso regista. Tornatore avrà modo di parlare della sua Lezione di scrittura cinematografica: un’analisi de La sconosciuta, tenuta alla Cineteca di Bologna nell’aprile 2007. Il volume curato da Giordano si conclude, infatti, con la pubblicazione di quello che si presenta come un intervento di eccezionale valore che spiega la genesi di uno dei suoi film più controversi e interessanti e illustra il metodo di lavoro e l’estrema complessità del regista.
Parteciperanno: Giuseppe Tornatore, regista;

Emiliano Morreale, critico cinematografico;
Mino Argentieri, direttore della rivista Cinemasessanta,
Paolo Minuto, docente di Storia del Cinema Italiano;
Federico Giordano, curatore del libro.

Modera: Franco Arcidiaco, direttore casa editrice Città del Sole Edizioni